Una settimana fa la casa editrice inesistente Barabba pubblicava sul blog un invito:
[…] Vista la decadenza sociale e culturale che attanaglia il mondo intero, in cui sta bene o male anche la narrativa contemporanea, da ora, e per una settimana intera, quindi fino alle cinque e qualche minuto di venerdì pomeriggio prossimo, potete mandarci un racconto, una poesia, un ragionamento, una stramberia […]
Nei testi che sono arrivati ho cercato versi alessandrini per una poesia da prose. Il risultato è stato questo:
Ci ho pensato un momento, | poi mi è tornata in mente:
quello che mi ricordo | è uno che urlava,
un ragazzo un po’ brillo | che è arrivato correndo.
Ci credo solo un po’ | che sia una guerra vera.
Fuori inizia la sera, | riempio due bicchieri.
Se avessi detto piano, | al tuo orecchio “io t’aspetto”,
Avrei, con un respiro, | parlato al mondo intero.
Le fonti, dal primo verso all’ultimo:
(1) Matteo Castellani Tarabini “Paz 83”, Draghetti colorati
(2), (3) Benedetta Torchia “Sonqua”, Suora!
(4) “nandina”, Pane, salame e rivoluzione
(5) Silvia Salvagno “nastja”, Occupy Sunday
(6) (7) Laura “availableinblue”, Quel che so bene
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