Grazie ad uno spunto offertomi dal compagno di giochi Claudio Mercandino in una conversazione on line (sempre sia lodata la Rete, sempre siano lodati i social network) ho pensato ad un nuovo esperimento di letteratura potenziale (*) e dunque ad una nuova contrainte: partendo da un verso noto (o dall’incipit di un’opera), si fa una ricerca su Google per ognuna delle parole (sostantivi e aggettivi) contenute nel verso stesso: nella prima pagina trovata, si cerca la frase che meglio si presta ad essere usata come verso della nuova poesia; si procede in questo modo fino all’ultima parola.
Esempio
Versi di partenza: nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura
Chiavi di ricerca: mezzo, cammino, vita, ritrovarsi, selva, oscura
Via di Priscilla
quando il mondo era pagano
– condizione propria della materia vivente.
Camminare con la memoria,
godere del mare
che non riusciamo a trovare.
P.S. Per “vita” non è stata utilizzata la prima pagina visualizzata dal motore di ricerca ma la terza, quella di Wikipedia
(*) OULIPO, La letteratura potenziale (Creazioni Ri-creazioni e Ricreazioni), edizione italiana di Ruggero Campagnoli e Yves Hersant, Clueb, Bologna, 1985; www.oplepo.it
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