Nel post di ieri ho già parlato delle Lodi del corpo maschile.
Oggi su Vibrisse c’è un’altro mio esercizio: questa volta si tratta di una ballata, componimento che non avevo mai sperimentato e che ho trovato molto più difficile di altri.
Il primo endecasillabo del primo piede (piede inteso come parte della strofa della ballata) l’ho corretto grazie ad una giusta osservazione di Giulio Mozzi, qui.
Tutto il resto rimane da rivedere e sistemare (le Lodi di Vibrisse sono anche un formidabile laboratorio).
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S’ode un’ode: la lode delle ciglia.
Eleganti e sinuose sentinelleSinuose ed eleganti sentinelle
sull’indifeso ciglio delle iridi,
brevi ombre sulle palpebre, sorelle
congiunte a congiuntive, ùvee, coroidi,
si chiudono per custodire i brividi
(come cancelli, ché non si cancelli,
non sfugga alcun di quei fremiti belli),
si schiudono a mostrar la meraviglia.
S’ode un’ode: la lode delle ciglia.
Chiuse nel sonno, a tratti tremolanti
di un misterioso sogno al soffio lieve,
le guardi arrese, incuranti d’incanti
e di affanni, per una tregua breve
prima che il giorno torni col suo greve
carico – e che riprendano sugli occhi
a battere, come del tempo i tocchi –
prima che il giorno porti paccottiglia.
S’ode un’ode: la lode delle ciglia.
Trattengono il cristallo della lacrima
finché si sciolga al labbro che le sfiori
(minuscolo cristallo, che dell’anima,
puro, riflette il pianto e pur gli ardori),
ciglia di maschio, nude di colori,
di mascara, di maschera-belletto,
belle e leggere seguono il balletto
dei baci dalla tempia alla caviglia.
S’ode un’ode: la lode delle ciglia.
Ballata di endecasillabi con ritornello di un solo verso.
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2 Risposte to “Le ciglia (Vibrisse, Lodi del corpo maschile e un altro esercizio)”