Il Post ha pubblicato, nel numero del 22 aprile 2013, una raccolta di fotografie spettacolari di luoghi abbandonati: luoghi molto suggestivi e foto molto commoventi, che mi hanno ispirato gli endecasillabi del silenzio.
L’autoscontro della città abbandonata di Pripyat, vicina all’area della centrale nucleare di Chernobyl, famosa per essere stata colpita dal più grave incidente che si è mai verificato in una centrale nucleare. Oggi la città è praticamente disabitata […] (Daniel Berehulak/Getty Images)
C’è un’eco delle voci, raggelata
in tutto il bianco, un’eco di risata
sperduta fra i tralicci, del rumore
soffocato di gomma e di motore.
Fili di un’erba lunga, impura e nera,
sono scheletri esili, venuti
come custodi del silenzio, e muti
come l’etrusca ombra della sera.
I primi endecasillabi del silenzio sono qui
Grande
grazie! sono contenta.
Bellissima e struggente.Grazie Alessandra
misteriosamente, vedo questo commento dopo due anni!
Grazie, Monica.
Ah! Beh! Meglio tardi che mai 😉
Bè, c’è da aggiungere anche Fukushima.