Come l’anno scorso, celebriamo (indegnamente) la giornata mondiale della poesia.
La poesia è quella cosa
che ti trova le parole
che non hai, se splende il sole
o se piove nel pinet.
La poesia è quella cosa
che da sempre, e ancora adesso,
ti ritrovi, assorta, presso
un rovente muro d’ort.
La poesia è quella cosa
che ti apre certe porte
della vita e della morte
e t’illumini d’immens.
La poesia è quella cosa
che t’imbriglia in una rete:
profondissima quïete
o un terrore di ubriac.
La poesia è quella cosa
che per te, di tanto in tanto,
chiede, in un notturno canto:
“Che ci fai tu, luna, in ciel?”
Che Gabriele D’Annunzio, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti e Giacomo Leopardi mi perdonino.
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