Utilizzando l’apposito strumento di Google, come già qui, ho tradotto le prime sei terzine del primo canto dell’Inferno dall’italiano al turco, dal turco all’inglese e dall’inglese all’italiano. Il risultato è questo:
Neil mezzo del Cammin nostre vite, i nostri dèi
Uno dei miei ritrovai da selva oscura
Che la diritta metro smarrita piombo.
Ai, quanto sia difficile padrona, la qualità della Cosa dir
Forse l’estate Selvaggia Aspra selva
Che La paura rinova pensione, Neil!
Che Poco Più tant’è morte dolorosa;
Ch’in del trattar io ‘ma costretto Trovan,
crudele e inumano di una prostituta glucosio v’ho l Ch’in più richieste.
Io sono, io sono così com’i John ha visto v’intrai
Quel punto completo dei tant’era sonno
Che la via abbandonai a destra.
Ma poi Ch’in, ‘sono stato devotamente Giunto mano d’un colle,
I limiti di Dove la valle Quella
Che m’avea Paura compunto il cuore degli dei,
Guarda alto, vide al di fuori del Spall le
Gia indossare il ‘Raggi del Pianeta
Mena Che Dritto Altrui ogne percorso.
Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
esta selva selvaggia e aspra e forte
che nel pensier rinova la paura!
Tant’è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,
dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte.
Io non so ben ridir com’i’ v’intrai,
tant’era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.
Ma poi ch’i’ fui al piè d’un colle giunto,
là dove terminava quella valle
che m’avea di paura il cor compunto,
guardai in alto, e vidi le sue spalle
vestite già de’ raggi del pianeta
che mena dritto altrui per ogne calle.
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